ACQUA
Regola fondamentale: MAI DARE ACQUA DI RUBINETTO ALLE PIANTE CARNIVORE.
L' acqua di rubinetto e' sempre tendenzialmente molto "DURA",
la concentrazione di ioni Calcio e ioni Cloro e' sempre troppo elevata,
e il ph e' generalmente alcalino (ph 7-8). Tutto questo rappresenta un
vero e proprio veleno per la pianta. Il tipo di acqua migliore per la coltivazione
di piante carnivore e' l' ACQUA PIOVANA o, in mancanza di essa, la comune
e facilmente reperibile ACQUA DISTILLATA.
Per una migliore coltivazione il ph dell' acqua dovrebbe essere tendenzialmente
acido (ph 5-6), ma a cio' si puo' provvedere utilizzando un adeguato COMPOSTO
(ossia la mistura di terreno) che dovra' essere ACIDO.
COMPOSTO
Insieme all' acqua, anche il COMPOSTO e' un elemento di prioritaria
importanza per la coltivazione delle piante carnivore.
Diciamo subito che NON vanno utilizzati nella maniera piu' assoluta
i normali terrici per piante ornamentali, ne' terricci fertilizzati, ne'
concimi e fertilizzanti di alcun genere.
Le piante carnivore vivono in terreni acquitrinosi poveri di nutrimento,
tendenzialmente acidi e con scarsa presenza di azoto. Di conseguenza il
primo elemento per un buon composto e' costituito da TORBA ACIDA DI
SFAGNO, facilmente reperibile in qualsiasi negozio di orticoltura.
La torba fornisce i principali requisiti per la buona coltivazione.
Per alcune specie di piante puo' essere consigliato pero' dello SFAGNO,
ossia un particolare tipo di muschio che fornisce alta umidita' e che tende
ad acidificare l'acqua. Lo SFAGNO che, a seconda dei casi puo' essere utilizzato
sia vivo che morto, e' pero' un elemento di non facile reperibilita'.
Altro elemento importante nel composto e' quello atto a consentire
un adeguato drenaggio dell' acqua. Per questo il terreno base dovra' essere
mescolato con un certo quantitavo di SABBIA (o altri elementi che vedremo).
La SABBIA non deve assolutamente essere calcarea, per
cui di ottimo utilizzo si rivela la sabbia silicea per acquari o
la sabbia per uso orticolturale (che comunque dovra' essere ben lavata).
Per alcuni tipi di coltivazione puo' essere utilizzata in sostituzione
della sabbia, della PERLITE o della VERMICULITE.
I rapporti che definiscono in che misura i vari elementi vanno mescolati
nel composto e' argomento relativo alle caratteristiche delle singole piante,
benche' non sussistano comunque delle regole standard.
ESPOSIZIONE
La maggior parte delle piante carnivore ama la molta luce per
cui la cosa migliore e' l' esposizione diretta alla luce solare (accertandosi
pero' che la temperatura non superi mai i 38 gradi).
Per coltivazioni interne (in casa, in serra o in terrario) per la quale
si ricorra ad una illuminazione artificiale vedremo in pagina specifica.
TEMPERATURA
Il fattore temperatura non e' cosi' fondamentale quanto i precedenti
fattori ed e' comunque molto relativo al tipo di pianta coltivata, in ogni
caso occorre sempre rispettare alcune condizioni.
La maggior parte delle piante carnivore in periodo vegetativo necessitano
di una temperatura superiore ai 15C ed inferiore ai 40C. Di conseguenza
la temperatura ideale per tutte le piante carnivore di fascia temperata
o sub-tropicale e' compresa tra 20-30C.
VENTILAZIONE E UMIDITA'
Molte piante carnivore soffrono in presenza di correnti d'aria, per
cui si consiglia di collocare la coltivazione in luoghi riparati dal vento.
Le correnti d'aria infatti disperdono in maniera considerevole l' UMIDITA'
RELATIVA che dovrebbe mantenersi sempre a livelli elevati.
Onde consentire quindi un' elevata umidita' ed una ventilazione relativamente
bassa, risulta conveniente,soprattutto in ambienti secchi e ventosi, ricorrere
alla coltivazione in terrario o in serra. |