Tanto si e' detto e si e' scritto sulle fantomatiche Piante Carnivore...
probabilmente troppo e non del tutto conforme alla verita'. Alla fine tale
povero gruppo di vegetali si e' trovato addosso una pessima fama, quella
di essere "piante divoratrici".
Anche l'ambiente in cui molte di esse vivono, la misteriosa foresta
tropicale, ha contribuito ad ingigantire quanto appena detto. Diciamo subito
la verita' e tanto per cominciare chiamiamo con un termine forse un po'
piu' appropriato queste piante: diventano cosi' "insettivore", perche'
proprio gli insetti costituiscono la maggior parte delle prede di cui si
cibano.
Niente quindi animali di taglia maggiore (ne' tanto meno uomini) mutilati
o divorati da questi terribili e fantomatici vegetali! Le piante insettivore
essendo fornite di clorofilla sarebbero autotrofe, ma non sono altrettanto
autosufficienti per quanto riguarda l'azoto: l'ambiente in cui vivono (torbiere,
paludi, terreni poveri in genere) ne e' quasi sprovvisto.
Grazie a speciali adattamenti sopperiscono a tale mancanza introducendo
nel loro corpo ed utilizzando sostanze organiche di origine animale.
Questo gruppo di piante realtivamente abbastanza numeroso (circa 600
specie esistenti) presenta vari sistemi destinati alla cattura e all'assorbimento
degli insetti.
Questi sistemi sono sempre localizzati su foglie piu' o meno metamorfosate.
Sono cosi' di tipo ghiandolare, di consistenza vischiosa, che e' capace
di trattenere l'insetto venuto a contatto con la foglia. Esistono poi sistemi
di cattura detti valvari: sono formati da lamine fogliari distinte in due
meta' simmetriche le quali, se stimolate dall'insetto, si muovono l'una
verso l'altra lungo la linea della nervatura mediana fino a far combanciare
perfettamente le loro faccie superiori (piu' o meno come una grande bocca
dentata che si chiude). Vi e' infine il sistema di cattura per mezzo di
ascidi, cioe' piccol otri, coppe od urne, in cui si sono trasformate le
foglie e che contengono un liquido acquoso; sono strutturati in modo tale
da rendere facile l'ingresso e pressocche' impossibile l'uscita per l'insetto
che vi penetra attirato dall'odore della pianta. |