IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
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IL GENERE NEPENTHES
IL GENERE NEPENTHES 
Le Nepenthes appartengono, senza dubbio, ad uno dei piu’ affascinanti e suggestivi generi delle piante carnivore. 
Note anche per le loro notevoli qualita’ ornamentali, le Nepenthes sono caratterizzate anche dalle esigenze particolari che richiedono nella loro coltivazione. 
Sono piante originarie delle foreste tropicali asiatiche e di alcune aree del Madascar e dell’ Australia. In natura si presentano sotto moltiplici aspetti a seconda della specie, tutte caratterizzate dal particolare ascidio: ne esistono a forma di becher e di caraffa, di bicchieri per vino dal collo stretto e di flutes da champagne lunghi e sottili. Ve ne sono di piccole dimensioni che paiono lampade spente appese sui tronchi degli alberi. 
La specie piu’ grande, la Nepenthes rajah , che appoggia le foglie direttamente sul terreno, possiede un enorme otre, lungo circa trenta centimetri, che puo’ facilmente contenere due litri di liquido. 
La strategia di cattura di questo genere e’ analoga a quella delle Sarracenie. Esse attirano gli insetti grazie alla fragranza del nettare; questi scivolano poi sulle pareti dell’otre, rese ancor piu’ pericolose dalla presenza di una superficie a scaglie cerose che ostacola la presa delle zampe, annulando ogni possibilita’ di scampo. Non appena un insetto cade nel liquido, dibattendosi per non affogare, provoca uno stimolo sulle ghiandole presenti lungo le pareti dell’otre, le quali cominciano a secernere una sostanza digerente. Si tratta di un acido talmente potente da ridurre una mosca in un involucro vuoto in qualche giorno, mentre un moscerino puo’ sparire anche in poche ore. Il meccanismo e’ cosi’ efficiente che non soltanto gli insetti piu’ piccoli sono preda di queste piante carnivore, ma anche scarafaggi, centopiedi e scorpioni. Si pensa siano in grado di digerire persino i topi. 

COLTIVAZIONE 
Come abbiamo detto, le piante di Nepenthes, esigono particolari condizioni che, per alcuni aspetti, non corrispondono esattamente alle regole standard della coltivazione delle piante carnivore. In generale possiamo dire che coltivare una nepenthes, rispetto alle altre piante, e’ difficile ed impegnativo ma sicuramente anche molto piu’ soddisfacente. 
I fattori fondamentali per la coltivazione delle Nepenthes sono: 
1- TEMPERATURA 
2- COMPOSTO 
3- ANNAFFIAMENTO 
4- UMIDITA’ 
5- ESPOSIZIONE 
6- NUTRIZIONE 

La considerazione sulla quale occorre basarci e’ il fatto che le Nepenthes sono piante epifite tropicali. 

Da cio’ ne deriva che la temperatura dovra’ essere sempre piuttosto elevata, cioe’ non inferiore ai 20C e non superiore ai 40C. 
La temperatura dovra’ rimanere all’interno di questo intervallo di tempo per tutto l’anno: questo significa che le Nepenthes non sono piante coltivabili all’aperto nel nostro clima temperato, soprattutto in inverno. 

Anche il composto sul quale cresceranno merita una particolare considerazione: prima di tutto, a differenza delle altre piante carnivore, le nepenthes non possono crescere in un composto basato primariamente di torba, poiche’ questa, se in eccesso, ne inibisce la crescita. A quanto pare il composto ideale sembra essere costituito da 2 parti di corteccia per orchidee, 2 parti di agriperlite (o sabbia silicea) ed 1 parte di torba (importante non eccedere). 
Il composto dovra’ anche essere costantemente umido ma a cio’ NON bisogna provvedere con il tradizionale metodo del "letto d’acqua": occorre quindi annaffiare costantemente la pianta dall’alto, almeno una volta al giorno onde mantenere sempre 
umido il terreno. Anche in questo caso si consiglia di utilizzare acqua piovana o distillata. 

Un fattore molto importante per la coltivazione delle Nepenthes e’ l’umidita’: crescere una Nepenthes in un ambiente secco e ventilato e’ praticamente impossibile. Pertanto bisogna provvedere a fornire un ambiente molto umido e a bassissima ventilazione: questo significa un ambiente con umidita’ relativa possibilmente non inferiore all’ 80% e ad una circolazione d’aria assai ridotta. 
Per questo scopo la coltivazione in terrario e’ perfetta e, anzi, se questo e’ abbastanza grande, si dimostra il miglior luogo di coltivazione delle Nepenthes
Riesce bene anche la coltivazione in serra, purche’ questa sia costantemente riscaldata anche in inverno e si provveda a mantenerne alta l’umidita’ relativa. 
Una coltivazione all’aperto della Nepenthes, come gia’ detto, e’ pressoche’ impossibile, a patto che non venga posizionata in un luogo poco ventilato e si provveda giornalmente ad irrorarla con un nebulizzatore. 

Per quanto riguarda l’esposizione, le Nepenthes richiedono una buona fonte di illuminazione ma, certamente, non il sole diretto che potrebbe danneggiarne il fogliame. 

Per concludere, un parametro che necessita di un certo approfondimento e’ quello relativo alla nutrizione. Anche in questo caso le Nepenthes si differenziano dalle altre piante carnivore: queste infatti possono beneficiare di alcuni particolari trattamenti di 
fertilizzazione e di nutrizione, benche’ sia ancora da accertare come, quando e quali siano i migliori sistemi di nutrizione. 
Secondo Adrian Slack, ad esempio, le Nepenthes traggono beneficio da un’applicazione settimanale di un fertilizzante diluito ad alto contenuto di azoto, mentre altri coltivatori americani utilizzano con successo il noto (e da noi non reperibile) "Superthrive". 
Io, attualmente, sto sperimentando con un certo successo l’applicazione di sangue secco animale (molto ricco di azoto) sciolto in acqua. Debbo pero’ ancora verificare quanto sia di beneficio per la pianta e quali siano i migliori dosaggi.

 
Gentilmente ospitato da:
Universita' degli Studi di Pisa
 
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